Le prove di evacuazione a scuola, oltre a essere un obbligo previsto dalla legge, sono un ottimo strumento per testare le procedure di emergenza e preparare studenti e personale a reagire correttamente in situazioni di pericolo.
Secondo quanto previsto dal DM 10/03/98 e dal punto 12 del DM 26/08/92, ogni scuola dovrebbe svolgere almeno due prove di evacuazione nel corso dell’anno scolastico.
Pur non esistendo regole rigidamente prestabilite per lo svolgimento delle simulazioni, in genere le esercitazioni antincendio o in caso di sisma seguono modalità condivise e collaudate, come quelle descritte di seguito.
Prova di evacuazione terremoto
Per simulare le scosse sismiche e dare il pre-allarme, vengono emessi tre suoni brevi e intermittenti con la campanella. A questo segnale bisogna cercare riparo nei luoghi più sicuri nelle vicinanze: sotto i banchi, accanto a pareti portanti, negli angoli tra le pareti, sotto architravi o all’interno dei vani delle porte. Trascorsi circa 30 secondi dal primo segnale, verrà emesso un suono lungo continuo che indica l’inizio della fase di evacuazione e la necessità di abbandonare immediatamente l’edificio in modo ordinato e secondo le procedure previste dal piano di emergenza.
Prova di evacuazione antincendio
In caso di incendio o di qualsiasi altra emergenza che richieda l’evacuazione immediata dell’edificio, verrà emesso un suono lungo o un segnale acustico continuo. Questo segnale indica l’obbligo di abbandonare tempestivamente i locali, seguendo le procedure previste dal piano di emergenza.
Come si svolgono le prove di evacuazione
Al segnale acustico continuo, tutti i presenti dovranno abbandonare la struttura il prima possibile, mantenendo l’ordine e in fila indiana con la mano sulla spalla del compagno che sta davanti.
A inizio dell’anno scolastico, in ogni classe vengono designati l’alunno “apri-fila”, solitamente seduto al primo banco vicino alla porta, e l’alunno “chiudi-fila”, seduto all’ultimo banco.
L’alunno apri-fila ha il compito di aprire la porta e precedere i compagni lungo il percorso di evacuazione fino al punto di raccolta, senza mai allontanarsi dal gruppo. L’alunno chiudi-fila invece, deve aiutare eventuali compagni in difficoltà, verificare che in aula non ci sia più nessuno e chiudere la porta una volta usciti tutti. Durante l’evacuazione, la classe deve seguire le indicazioni del docente presente, che ha la responsabilità di accompagnare il gruppo, vigilare sul corretto svolgimento delle operazioni e assicurarsi che tutti raggiungano il punto di raccolta previsto dal piano di emergenza. Una volta radunati tutti, il docente farà l’appello e compilerà l’apposito modulo di evacuazione. Il coordinatore dell’emergenza raccoglierà i moduli dei docenti e verificherà che siano tutti presenti e che la prova si sia svolta correttamente.
Quante prove di evacuazione svolgere all’anno?
Le prove di evacuazione vanno effettuate periodicamente, così da acquisire più familiarità con le procedure di sicurezza e sapere come comportarsi in caso di reale emergenza.
Al punto 12 del DM 26/08/92 si riporta che devono essere effettuate almeno due prove di evacuazione nel corso dell’anno scolastico. A queste, secondo l’ultima nota n. 5264 del 18/04/18 dei VVF, bisogna aggiungerne almeno altre due antincendio.
Le procedure da adottare in caso di emergenza sono contenute nel Piano di Emergenza redatto appositamente per la scuola. Se la tua scuola non ne è ancora in possesso, Tommaso Barone ha già predisposto la documentazione necessaria per te!
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